Attrezzatura per studio fotografico: cosa non può mancare
Per gli amanti della fotografia, che intendono pure farne la propria professione, l’allestimento di uno studio fotografico risulta essere indispensabile per poter svolgere al meglio questo mestiere. Tuttavia, ciò non risulta facile, in quanto bisogna innanzitutto trovare un luogo adatto dove allestire il proprio set e poi acquistare anche l’attrezzatura per lo studio fotografico o, perlomeno, gli elementi indispensabili.
E per coloro che volessero appunto mettere su un proprio set, qual è l’attrezzatura o gli elementi che non devono proprio mancare per svolgere al meglio la professione del fotografo e magari riuscire ad intraprendere una carriera in questo settore? Magari partendo da casa propria e con pochi attrezzi, se si è bravi, un giorno si potrà arrivare alla fama e poter vedere le proprie foto pubblicate sulle grandi riviste di moda o specializzate. Cerchiamo adesso di rispondere alla domanda posta in precedenza.
La stanza dello studio fotografico
Innanzitutto, risulta importante la scelta e l’allestimento dello studio fotografico, per quanto riguarda la presenza di finestre all’interno dell’ambiente e per il colore delle pareti della stanza. Infatti le prime forse si dovranno oscurare, mentre se la tinta delle seconde non risulta uniforme o comunque adatta alle foto, allora si dovrà acquistare un fondale fotografico. Ne esistono di due tipologie: quelle realizzate col cartone e quelle con la stoffa. Il loro costo si aggira intorno ai 60 Euro.
Le luci essenziali
Per poter effettuare degli scatti di elevata qualità, risulta indispensabile avere delle luci buone e soprattutto adeguate all’illuminazione dell’ambiente. Si può optare tra luci continue, flash mono torcia, flash a slitta e faretti. Per quelle persone alle prime armi, si potrebbe inizialmente scegliere il classico flash a slitta, che si monta direttamente sulla macchina fotografica e ve ne sono di ottima qualità. Possono sostituire all’inizio le classiche luci fisse, con costi relativamente bassi.
Altrimenti, è sempre possibile acquistare delle luci fisse appunto, da posizionare su treppiedi o cosiddetti stativi. È necessario averne almeno un set da due e che raggiungano l’altezza di due metri. Il loro costo può andare dai 10 ai 100 Euro. Altra soluzione, maggiormente professionale, sono dei faretti tecnici o lampade al quarzo, che possono illuminare in maniera ottimale la scena. In questo caso, la spesa si aggira sui 70 Euro ciascuno.
Alcuni, comunque, scelgono almeno inizialmente delle lampade da esterno o da cantiere, efficaci ed economiche. Tuttavia, possono rivelarsi non sufficienti per illuminare adeguatamente l’ambiente o poco adatte al tipo di fotografie che si intende scattare. In tal caso, ne servirebbero almeno tre. In generale, la scelta della tipologia di luce, dipende molto quindi dal genere di foto che si vuole fare e di soggetto o elemento da ritrarre.
Il genere di modificatori
Dopo le luci e gli stativi a loro connessi, altro elemento importante che deve essere presente in uno studio fotografico che si rispetti è il cosiddetto “modificatore”. Ve ne sono di diverso tipo in commercio: ombrelli neri riflettenti, ombrelli bianchi traslucidi, softbox, ocatbox e beauty dish. In genere, quelli indispensabili sono i primi: gli ombrelli neri, in quanto molto versatili ed assicurano un buon controllo generale della luce.
Nel caso non si volesse adoperare gli ombrelli, allora si può optare per i softbox. A disposizione sul mercato ve ne sono di tante tipologie e per le più disparate esigenze. Il loro costo inoltre risulta minimo, infatti si aggira intorno ai 20 Euro. Anche in questo caso, bisogna agganciare o fissare tutto agli stativi, quindi di questi ultimi è necessario acquistarne alcuni, in base alle proprie necessità.
Ulteriori elementi ed accessori
Finora abbiamo indicati gli elementi indispensabili per poter avere uno studio fotografico essenziale, tuttavia per riuscire ad ottenere fotografie e risultati ottimi, oltre alla propria bravura e fantasia, è necessario possedere una buona macchina fotografica, tanti filtri per poter variare alcuni elementi dello scatto, e poi anche un buon computer con vari programmi per la post-produzione delle foto. Questa infatti, negli ultimi anni, è divenuta un fattore essenziale.